52-Elogi per una macelleria
Lettera inviata a vari mass media
Gentilissimi
abbiamo letto, su La Nazione del 29 dicembre, l'elogio della macelleria
di Mercatale comune di San Casciano che sta chiudendo per raggiunta età
dei proprietari.
Elogi per come aveva raccolto intorno a sè la comunità, per come le
persone si scambiavano ricette, per come i rapporti umani venivano
coltivati. Anche il Sindaco ne ha tessuto le lodi.
Ma com'è possibile, ci domandiamo, tessere le lodi di una macelleria, di
un'attività che vive sulla sofferenza degli animali, esseri viventi e
senzienti e con coscienza, lodare un'attività che si basa sul
maltrattamento, la tortura, i lamenti, le grida, il sangue, la morte di
creature che, come scrive il filosofo Tom Regan, sono soggetti di una
vita????
Siamo alla pari con gli schiavisti che vendevano, compravano, punivano,
uccidevano, esseri umani "differenti" perchè con la pelle nera e non
bianca come la loro, capelli neri e ricci e non biondi e lisci come i
loro.
Noi, pelle bianca, uccidiamo creture che hanno una bocca per gemere,
occhi per spaventarsi, cuore per soffrire, vene, gambe......figli da
proteggere...... etologia da vivere....ma, non sono come noi, sono
diversi, come quei neri appunto, che venivano strappati alla famiglia,
la madre dai figli, il marito dalla moglie, i fratelli dalle
sorelle......perchè non contavano niente, erano cose, animate ma cose.
Quando la nostra intelligenza, la nostra empatia, il nostro raziocinio,
la giustizia, la benevolenza e la non violenza gandhiana entreranno a
far parte del patrimonio dell'umanità?
Non sappiamo quando ma sappiamo come: quando la violenza, la
sopraffazione, la proprietà delle altrui vite, cesserà di esistere.
Grazie per l'attenzione.
Buon anno.
Firenze, 30 dicembre 2024