26-Festeggiamenti per il lupo ucciso a Bolzano

Lettera inviata alle province di Trento e Bolzano e a vari mass media


Egregi signori

abbiamo letto su La Nazione Cronaca di Arezzo del 16 agosto, una lunga, stridente, novella dello stento da parte del Comitato Emergenza lupo di Arezzo che osanna la prima uccisione legale del lupo a Bolzano augurandone la decimazione. Noi la commentiamo.

Si tratta del primo lupo ucciso sulle montagne delle provincia di Bolzano dopo che il Parlamento Europeo, l'8 maggio 2025, ha approvato il declassamento del lupo (Canis lupus)  da specie "rigorosamente protetta" a "protetta".

Si dimentica di dire che è il primo lupo abbattuto, sì, ma legalmente, perchè illegalmente, grazie al bracconaggio barbaro e spietato, i lupi abbattuti in Italia sono circa 300 ogni anno (impiccati, avvelenati, strangolati, intrappolati.....) senza che nessun bracconiere sia mai sato arrestato o denunciato anche se, in molte zone, i nomi sono conosciuti. La vigliacca omertà troneggia.

Dicono che non c'è nulla da festeggiare ma solo perchè è un solo lupo ammazzato quando se ne vorrebbero 500 ogni anno, ma per noi non c'è nulla da festeggiare perchè si festeggerebbe l'ignobiltà, l'inchino ai violenti, il servilismo dei deboli anche se potenti e, in conclusione, la grande ignoranza, prepotenza e superbia che hanno permesso all'essere umano di credersi dio e far precipitare il meraviglioso pianeta in cui viviamo nel periodo buio ed estremamente pericoloso che chiamiamo Antropocene.

Nessun incantesimo ha avvolto il lupo e quindi nessun incantesimo si è dissolto, nessuna venerazione mistica è crollata visto che l'uomo difficilmente sa provarla per il Creatore, figuriamoci se può averla provata per un animale fra i tanti che abitano la Terra. Ma, se si parla di venerazione della caccia, dell'uccisione, del dissanguamento, della persecuzione....sì, la venerazione esiste, e forte, incisiva, come una spina nel cuore, un chiodo nel cervello.

Quelli che hanno smarrito il contatto con la Natura, sono coloro che la distruggono, che la sottraggono agli altri viventi, non sanno apprezzare la sua importanza, la meraviglia che si disvela anche nelle più piccole cose. Che intendono gestirla, manipolarla con l'arroganza del prepotente, la superbia di quell'Homo deus che credono di essere.

E' vero, negli anni '70 il lupo era ritenuto un animale nocivo (a dimostrare di quanto poco o niente si capiva delle leggi biologiche) quindi perseguitato e portato quasi all'estinzione tanto che in Italia sopravvivevano non più di 100 lupi a dimostrazione di quanto le paure ancestrali, i pregiudizi e una sostanziale ignoranza contribuissero alla sua immagine negativa. L'importanza della biodiversità era di là da venire.
Non siamo noi a dettare le leggi alla Natura, noi siamo parte della Natura come tutti gli altri viventi, anelli di una catena come ci informa la Teoria del Caos.

Il lupo non è in confitto con l'uomo, lo conosce e sa che di lui non si può fidare, sa di quanta ferocia sia capace, quindi ne sta lontano, lo evita. Infatti nessun attacco all'uomo da oltre 150 anni è stato registrato.

Il cane, che niente ha ormai a che fare con il lupo, non è un lupo addomesticato. Il suo incontro con l'uomo (come lupo poi diventato cane) è iniziato tra 100.000 e 150.000 anni fa, abbiamo percorso insieme il sentiero dell'evoluzione e quello straordinario animale diventato cane ha, durante i millenni, effettuato quattro mutazioni genetiche. Non è più lupo quindi ma un Canis lupus familiaris il quale, quando per cattiveria e ignoranza umana diventa cane ferale o randagio, può accoppiarsi con il lupo generando degli ibridi.

Questi ibridi che vengono scambiati per lupi e che in alcune zone superano il 40% degli individui, non si possono riconoscere visivamente ma soltanto attraverso l'uso integrato di strumenti genetici e feneotipici. Secondo Luigi Boitani, uno dei massimi esperti del lupo, per risolvere il problema dell'ibridazione (e quindi dello scambio tra ibrido e lupo), dichiara che "per risolvere il problema alla radice bisognerebbe eliminare il fenomeno del randagismo".
Perciò il lupo non è il cane e il cane non è il lupo. Il cane ama l'essere umano ("nessuno ti amerà più di un cane" Schopenhauer), lo aiuta, lo difende, lo salva, gli è fedele fino alla morte. Il lupo sta alla larga dall'umano, memore delle tante sofferenze ricevute.

Pertanto, il lupo non deve ricominciare ad avere paura dell'essere umano perchè l'ha sempre avuta, e neppure deve vivere sotto la tutela dell'essere umano ma con il suo rispetto. Sempre che l'Homo deus ne sia capace visto che per tutelarlo ritiene necessaria e inevitabile una vera e propria decimazione. Tutelare, infatti, non significa perseguitare, imprigionare, uccidere ma "difendere, proteggere, salvaguardare, preservare" (Treccani).

Siamo pronti (chi?) a volgere lo sguardo altrove di fronte ad invasioni, massacri e genocidi. Certo, molti sono ben allenati a farlo considerando la loro costante e intramontabile violenza contro gli animali che, secondo Ovidio "E' tirocinio della crudeltà contro gli uomini".
Quindi ci si allena con gli animali e poi si passa agli umani. Eppue gli animali, secondo le Dichiarazioni di Cambridge e di New York, firmate dai massimi scienziati, intellettuali e studiosi mondiali, non solo sono esseri viventi e senzienti ma hanno anche coscienza. Ma come è stato facile per gli umani inventare lo schiavismo, il sessismo, il colonialismo...ecc. è tanto più facile coltivare lo specismo. Gli animali non hanno difese.

I lupi in Italia sono circa 3.000, vogliamo di nuovo estinguerli (500 uccisioni all'anno basterebbero 6 anni per eliminare la specie) come abbiamo fatto per il 69% delle specie selvatiche che negli ultimi 50 anni sono estinte come riporta il Wwf? O vogliamo solo i miliardi di esseri senzienti allevati in condizioni atroci negli allevamenti intensivi, nelle gabbie, per produrre cibo a basso costo? Le decimazioni sono già avvenute, avvengono continuamente e sull'esempio delle tante decimazioni la nostra coscienza non sente nè caldo nè freddo davanti a nessuna decimazione.
La provincia di Bolzano per il lupo e quella di Trento per l'orso hanno rotto lo stallo con il coraggio di tale coscienza.

Noi esseri umani abbiamo infranto il patto di alleanza con la Natura lo abbiamo tradito trasformandoci nell'essere dispotico e oppressore che credendosi creato a immagine e somiglianza di Dio (di più), ritiene che la vita degli altri, creata da Dio, possa essere schiavizzata e uccisa.

Noi, diversi dai violenti, crediamo nell'umanità che significa umanità, ovvero come disse Padre Balducci molti anni fa: l'insieme di cuore e mente perchè uno senza l'altra e l'altra senza l'uno creano follie.

Per quanto riguarda gli animalisti e loro sodali con la patente di esperti e i conti correnti pieni di denaro pubblico, vorremmo informare che gli animalisti/antispecisti non prendono soldi dalle amministrazioni perchè sono Odv ma sì i cacciatori (appena 500.000 in Italia con milioni di morti al seguito) che vengono remunerati, per cosa? Per quello che chiamano sport di uccidere, per la cucina dei ristoratori, per i voti ai politici.....e per sostenere quell'industria delle armi  di cui l'Italia è il primo produttore in Europa.
Il D.M. 29 ottobre 2024 ha distribuito euro 1.012.132,00 per il 2022, ripartiti tra le varie associazioni di caccia.

La politica di oggi è sì pavida e inetta perchè ascolta chi urla, chi atte i pugni, chi lancia sassi e bastonate, chi uccide e feriscee ogni anno un centinaio di umani senza avere il coraggio di emettere una lege per reato venatorio e non chi si siederebbe a un tavolo e con intelligenza, conoscenza, imparzialità saprebbe trovare il sistema affinchè la legge biologica della capacità portante possa attuarsi.
Il fronte opposto, come voi dite, non ha niente da guadagnare se non in scienza e coscienza.

Sperando di aver indotto menti aperte e coscienze sane a riflettere su quanto esposto, ringraziamo per l'attenzione.

Firenze, 25 agosto 2025


Mariangela Corrieri
Presidente Gabbie Vuote ODV – Firenze
Membro del CAART Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana
Membro FIADAA Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente