33-Piano faunistico venatorio Regione Toscana

Lettera inviata al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, alla Regione Toscana, all'Ispra e a varie associazioni e mass



Gentili signori

siamo la voce di tantissimi cittadini e di varie associazioni che hanno sempre protestato per l'ossequio che le Amministrazioni nazionali e regionali mostrano verso i cacciatori e loro sostenitori.
Cittadini totalmente sfiduciati, emarginati dalla cosiddetta democrazia (del potere), sfiniti dagli snobbati interventi di contestazione, osservando come la violenza impera in ogni aspetto della società umana.

Vorremmo che il meglio di noi si ergesse a guida dei comportamenti e dei valori ma ci accorgiamo che la debolezza, l'indifferenza, l'inettitudine e, naturalmente, interessi di gruppo, imperano. Non l'interesse di tutti, del nostro pianeta già affondato nell'Antropocene, avviato all'apocalisse che, nel 2025, il Doomsday Clock segna  a 89 secondi dalla mezzanotte, o all'Earth Overshoot Day il giorno nel quale l'umanità esaurisce le risorse prodotte e che nel 2025 è caduto il 24 luglio. Non sono leggende ma dati scientifici.

Ma noi speriamo ancora, crediamo nel coraggio di coloro che uscendo dal torpore possono e potranno abbracciare l'etica e la morale, la legge, il rispetto e l'empatia, collocarli al primo posto nella scala dei valori della vita.

Premesso  il nostro sconforto, elenchiamo le motivazioni di questa lettera e, poichè parliamo di fauna selvatica, riassunte in una sola istanza: l'attuazione dell'Agenda Onu 2030 obiettivo 15 La vita sulla Terra.
Mentre il WWF Italia e l'IUCN hanno evidenziato che siamo nel pieno della sesta estinzione di massa della biodiversità con tassi di estinzione elevatissimi, la protezione ripetutamente invocata dalla Commissione europea nelle sue Direttive, viene tradita, annientata, inficiata da piani, deroghe e leggi violate. Le leggi venatorie, il nuovo ddl n. 1552 e i piani faunistici venatori calpestano la Costituzione italiana e violano le norme europee, danneggiano gli agricoltori, tradiscono gli interessi della collettività e mettono a rischio l'ambiente, la salute e la sicurezza dei cittadini.

Lo sosteniamo sia a livello nazionale italiano, sia a livello regionale della Toscana che pur essendo un'amministrazione progressista non si differenzia da quella nazionale conservatrice e si presentano entrambe come modello ed esempio di quanto sopra espresso. Dimostrazione della debolezza, dell'inefficienza e dell'inefficacia delle parole della politica che si credono forti, decise ma, in realtà, sono succubi di forze oscure, di assenza di valori, di punti di riferimento certi.

Specificando, per il Piano faunistico venatorio toscano https://www.regione.toscana.it/-/stagione-venatoria-2025-2026 dobbiamo constatare che, già da molti anni, è stato ascoltato ed accettato soltanto il parere dei cacciatori/agricoltori e mai quello degli ambientalisti/animalisti. Mai quello che secondo i tanti punti delle Direttive europee le quali hanno citato, quasi in ogni articolo, la parola protezione, avrebbe dovuto essere il preliminare di ogni decisione: protezione appunto.

Per esempio appare, dalle disposizioni indirizzate alla caccia, che i piccioni (Columba livia) prima definiti domestici e quindi esclusi dai piani venatori e poi dichiarati selvatici e quindi cacciabili, ora siano il danno culmine delle coltivazioni. Perchè quando erano classificati domestici i danni non si lamentavano in campagna ma solo nelle città? Quindi d'improvviso, il solo fatto di essere stati definiti selvatici li ha portati alla tremenda nomea che chiede e autorizza, per loro, lo sterminio. Che siano animali intelligenti, che ci abbiano servito in guerra, che servano ora nella medicina, che siano viventi, affettuosi, senzienti e coscienti (Dichiarazione di Cambridge e Dichiarazione di New York) non ha alcun valore per l'umano che tende alla carneficina sia di umani che di animali.

Non c'è da meravigliarsi, crediamo in quel che ha detto Einstein: "Chi non si cura della verità nelle piccole cose, non merita fiducia in quelle grandi". E se per piccole cose pensiamo agli animali significa che la violenza si può distribuire a piene mani, o per legge ma anche senza legge, soltanto per quell'orgasmo di morte che guida molti umani troppo umani (Nietzsche) ad avanzare verso l'orrore mai cancellato di cui siamo stati capaci e la storia ci racconta: come al tempo dello schiavismo, del colonialismo, del sessismo, del razzismo... ecc. Oggi, oltre a trascinarci ancora qualcosa degli ultimi ismi, ci tuffiamo a capofitto nello specismo, anche se l'art. 9 della Costituzione italiana ci riporta al dovere di tutelare gli animali.

Fino a che gli animali non saranno recepiti come esseri con una loro etologia, anelli della catena della vita, one health ma come oggetti utili per il nostro divertimento, resteremo lontano da quell'aforisma di Leonardo da Vinci: "Verrà il tempo in cui l'uomo non dovrà più uccidere per mangiare, ed anche l'uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto". Figuriamoci per cacciare!!!!

Pertanto, riferendoci al Piano venatorio toscano, fratello simbiotico di quello nazionale (programmato da un cacciatore, figlio di cacciatori, nipote di cacciatori), ci domandiamo:
La risposta per noi, sostenuta dai dati reali è: Nessuna.
Secondo il report di Legambiente, in Toscana nel 2024, si sono verificati 2.587 reati ambientali, con una media di sette al giorno, ovvero uno ogni circa tre ore, con un aumento rispetto all'anno precedente dell'11,6%. Questi reati rappresentano il 6,4% del totale nazionale e collocano la Toscana al sesto posto in Italia per numero di ecoreati. Quindi perchè meravigliarsi se il Piano faunistico venatorio vuole incrementare il suo primato? Andando inoltre incontro a procedure di infrazione europee?

A parte ogni ironia o sarcasmo, in allegato commentiamo, in parte, il Piano faunistico venatorio della Toscana e speriamo (Spes ultima dea) che qualcosa, nel tempo, possa cambiare e che qualcuno, nel tempo, possa sostituire i responsabili di tanti sconvolgimenti.

Ci uniamo quindi alle tante sigle di associazioni ambientaliste e animaliste, scienziati, intellettuali, esperti, persone super partes, nel rinnegare per la sua illogicità, crudeltà e illegalità, il Piano faunistico venatorio grazie al quale nessuno dei milioni di animali si salverà e neppure il centinaio di umani che, come succede ad ogni stagione venatoria, verranno feriti o uccisi che la Regione Toscana con delibera 941/24 e successive, ha offerto, con tanta generosità, ai suoi pregiatissimi amici (quel misero connubio di 60.000 cacciatori - 500.000 in Italia - e armieri che la riveriscono) e non per salvare la biodiversità, gli habitat continuamente stravolti, i boschi distrutti ma per salvare quell'orgasmo di morte al quale nessun cacciatore vorrebbe rinunciare.

Sperando in un intervento possibile, ringraziamo per l'attenzione

Firenze, 22 settembre 2025

Mariangela Corrieri
Presidente Gabbie Vuote ODV – Firenze
Membro del CAART Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana
Membro FIADAA Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente