Alla cortese attenzione della Dott.ssa
Francesca Aprile e del Tribunale di Ragusa
CHE BELLA GIUSTIZIA!!
Scriviamo con profonda rabbia e dolore per la notizia dell’assoluzione
dell’imputato nel caso del povero pony trascinato fino alla morte ad
Acate. Perchè la sua sofferenza non conta? Non è un essere vivente e
senziente? Non esiste una legge contro il maltrattamento?
Questa sentenza, francamente, lascia senza parole. Come cittadini che
credono nella giustizia e nella dignità della vita, non riusciamo ad
accettare che un atto di tale crudeltà venga considerato “inesistente”.
Anche per preservare la dignità di noi umani.
Quel pony non è morto da solo: è stato vittima dell’indifferenza, della
violenza e ora anche di una giustizia che sembra non voler vedere. Una
giustizia che non è giustizia perchè riesce a considerare gli animali
non esseri ma probabilmente cose.
Non servono scuse tecniche o cavilli: servono cuore, coscienza e
coraggio nel difendere chi non può difendersi.
Sentiamo il dovere morale di farvi sapere che questa decisione ha
indignato migliaia di persone. L’Italia che ama e rispetta gli animali
oggi si sente tradita.
Speriamo che la magistratura rifletta su quanto una singola sentenza
possa ferire la fiducia di un intero Paese.
Con amarezza e grande immensa delusione.