Articoli per la rivista Italia Uomo Ambiente di Pronatura Firenze
Da agosto 2018 Gabbie Vuote collabora con la Rivista Italia Uomo Ambiente di Pronatura Firenze

IL VISONE E LA SUA PELLICCIA
Nel mondo ogni anno si uccidono 70 milioni di animali per la pelliccia, in Europa 40 milioni in Italia 200.000 in 20 allevamenti a conduzione familiare di visoni, unico animale allevato.
Occorrono dai 30-50 visoni per ottenere una sola pelliccia, dai 180 ai 240 ermellini, dai 130 ai 200 cincillà, da 10 a 20 volpi.....e servono solo per coltivare la vanità in quanto esistono moderni tessuti tecnologici che proteggono dal freddo. Ce lo dimostrano gli sciatori, gli scalatori.....
La loro morte è atroce, procurata con metodi brutali: fracassando la scatola cranica con speciali apparecchi, con una bastonata sul muso, ruotando la testa dell'animale per spezzarne le vertebre cervicali, nelle camere a gas, con l'elettrocuzione ovvero le scariche elettriche, scuoiati vivi.
IL VISONE
L'Italia, pur avendo una produzione molto bassa rispetto ad altri e nonostante l'esempio di molti paesi europei che hanno vietato l'allevamento di animali per la pelliccia, ha scelto di rimanere un fanalino di coda lasciando congelate in Parlamento le varie proposte di legge per abolirli.
Chi è
Il visone in natura è un animale molto solitario che frequenta ampi spazi e luoghi dove c'è acqua per nuotare che per lui è indispensabile. Percorre molti chilometri al giorno e nuota in profondità. Il visone, anche se nasce in cattività, resta di indole selvatica, ha paura dell'uomo, tanto che l'allevatore deve indossare spessi guanti per maneggiarlo.
Il visone europeo occupa sia una tana permanente che più rifugi temporanei. La prima viene utilizzata durante tutto l'anno, fatta eccezione per il periodo delle inondazioni, ed è situata a non più di 6-10 metri dalla riva.
La femmina partorisce in media dai tre ai sette cuccioli. Alla nascita, i piccoli pesano circa 6,5 g, ma crescono rapidamente, e già 10 giorni dopo la nascita il loro peso è triplicato. Nascono ciechi, ed aprono gli occhi dopo 30-31 giorni. Il periodo di allattamento dura tra i due mesi e i due mesi e mezzo, ma i piccoli iniziano ad assumere cibo solido già a 20-25 giorni di età. Verso i 56-70 giorni di età accompagnano la madre nelle sue spedizioni in cerca di cibo, e diventano indipendenti all'età di 70-84 giorni.
Come vivono
Il benessere dei visoni passa necessariamente dal contatto con l’acqua, vivono invece per l'intera vita in allevamenti intensivi, considerati dalla FAO i peggiori lager esistenti, prigionieri in gabbie di 70x35 cm. fatte di rete metallica, sollevate da terra. Senza potersi muovere e impossibililitati a seguire i propri comportamenti di specie, camminano incessantemente in circolo. Subiscono forte stress per cui hanno atteggiamenti isterici o autolesionisti come spezzarsi i denti mordendo la gabbia, automutilarsi e diventare aggressivi con i compagni, si mangiano letteralmente tra loro amputandosi varie parti del corpo e agonizzando per giorni prima di morire. Ai produttori non conviene curarli. Vengono inoltre esposti al freddo d'inverno affinchè la pelliccia diventi più folta.
Zoologi della Oxford University che hanno studiato i visoni in cattività, hanno scoperto che, malgrado generazioni di animali allevati per la pelliccia, i visoni non si sono addomesticati e soffrono molto in cattività, specialmente se non gli è data l’opportunità di nuotare. Volpi, procioni e altri animali soffrono ugualmente, impazziti dalla prigionia, feriti, malati, mutilati, morti nelle gabbie, maltrattati, uccisi in camere a gas o scuoiati vivi.
I visoni vengono uccisi nelle camere a gas. Niente di nuovo sotto il sole.
Gli allevamenti in gabbia sono stati proibiti dal 2008 con il decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 146 (attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezoine degli animali negli allevamenti) e sostituiti dai recinti a terra contenenti pozze d'acqua per permettere ai visoni di bagnarsi e di godere di uno spazio più ampio di movimento. Ma a pochi giorni dall'entrata in vigore della direttiva l'allora Ministro dell'Ambiente emanò una nota in cui ripristinava l'uso delle gabbie lasciando agli allevatori la scelta di convertirle in recinti.
Anche in questo caso niente di nuovo sotto il sole, l'Italia si mantiene uno dei paesi più corrotti d'Europa.
Buone pratiche
Gli allevamenti di animali per le pellicce sono in costante declino nel mondo e l'86% di italiani (rapporto Eurispes 2016) si è pronunciato contro questa industria. Purtroppo l'industria si è difesa con la produzione di finiture su giacche varie, perfino intorno al cappuccio che serve soltanto per decorazione.
Sono tanti gli stilisti che hanno dichiarato di aderire alla politica fur-free: Donna Karan, Hugo Boss, Armani, Gucci, Versace, John Galliano, Furla, Michael Kors, Burberry, Yoox Net-a-Porter, DKNY, Jimmy Choo, VF Corporation (che comprende i marchi Vans, North Face, Wrangler, Timberland, Lee, Napapijri, Calvin Klein), Stella Mc-Cartney, Tommy Hilfinger, Ralph Lauren, per citarne alcuni.
In Europa 12 stati, Norvegia, Regno Unito, Olanda, Belgio, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina e Repubblica di Macedonia hanno già una regolamentazione che vieta l’allevamento di animali da pelliccia, la Germania entro il 2023 mentre la Polonia sta discutendo una legge al riguardo. Divieti parziali per Danimarca e Svezia (solo per le volpi) e per la Spagna solo per i visoni).
Il Lussemburgo che non ha tuttavia alcun allevamento di animali da pelliccia sul proprio territorio ha emesso una legge di divieto finalizzata a impedire l’eventuale insediamento di nuovi impianti. «Gli animali non sono più considerati come cose ma bensì come esseri viventi dotati di sensibilità e, quindi, di diritti» ha spiegato il Ministro lussemburghese.
Dopo San Francisco, West Hollywood, Berkeley e altri centri minori, anche Los Angeles ha bandito le pellicce dal 2020 (per dare modo ai negozi di smaltire gli stock), diventando la più grande città degli Stati Uniti a vietare o sfruttamento degli animali.
Video
Proposte
Ognuno di noi può fare la differenza non vestendosi di morte.
L’Italia, pioniera nel divieto di vendita delle pellicce di cane e gatto, dovrebbe vietare i venti allevamenti di visoni.
Firenze, dicembre 2020
Mariangela Corrieri
Presidente Gabbie Vuote ODV Firenze