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Articoli per la rivista Italia Uomo Ambiente di Pronatura Firenze

Da agosto 2018 Gabbie Vuote collabora con la Rivista Italia Uomo Ambiente di Pronatura Firenze

Macellazione rituale


In Italia, dove si sostiene con decisione l'"italianità" si continua ad accettare un rito estraneo alla nostra cultura, alla nostra religione, alla nostra coscienza: la macellazione rituale kosher e halal.

Abbiamo mai preso in esame quella forma aliena, irrazionale e assurda, per non dire aberrante, vigliacca e crudele che, nonostante le tante leggi europee e italiane sul benessere degli animali, viene tranquillamente esercitata nel nostro Paese?

In Italia, coloro che praticano la macellazione rituale sono oltre 2 milioni di musulmani e circa 30.000 di ebrei. Ecco come e perchè.

Due leggi, nel nostro Paese, si contendono la visibilità, ovvero l'applicazione prioritaria: "libertà religiosa" e "benessere animale". Poichè la libertà religiosa concerne l'uomo mentre il benessere animale negli allevamenti durante la macellazione riguarda gli animali, quale di queste leggi ha avuto la meglio? Ovvero è in vigore? Naturalmente la libertà religiosa di esercitare un rito vecchio di migliaia di anni che pretende il "sacrificio" degli animali (buoi, capre, pecore, conigli....) i quali vengono uccisi per mezzo di torture e lunghe sofferenze, secondo i riti religiosi kosher e halal.

L'art. 13 del Trattato di Lisbona sul funzionamento dell'Unione europea dichiara gli animali esseri senzienti, ovvero  che provano sentimenti, emozioni, dolore fisico e psichico, paura, ansia, stress; la Dichiarazione di Cambridge sulla Coscienza, sottoscritta nel 2012 da un gruppo internazionale di eminenti scienziati alla presenza di Stephen Hawking, proclama che gli animali (tutti i mammiferi, gli uccelli, e persino il polpo un mollusco cefalopode) sono coscienti e consapevoli allo stesso livello degli esseri umani. Ultimo ma non meno importante, l'art. 9 della nostra Costituzione ne impone la tutela ("....La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali"). Non sono quindi prodotti, merci, cose, sono esseri viventi e senzienti, certo, perchè no: per sentire quell'immenso e lungo dolore provocato sul loro corpo dal rito cruento della macellazione religiosa.

Le normative italiane ed europee prevedono obbligatoriamente lo stordimento dell'animale al momento della macellazione per evitarne il maltrattamento e, soprattutto, evitarne una morte lunga, dolorosissima e consapevole. La macellazione rituale ebraica kosher e musulmana halal che, salvo poche variazioni, si assomigliano, pretendono invece di sopprimere l'animale in stato di perfetta e totale coscienza con conseguenti lunghissimi e atroci spasimi.

Durante questi riti di macellazione, l'animale deve essere quindi cosciente, girato su se stesso con un mezzo di contenimento meccanico, oppure disteso; viene operata la recisione della trachea e dell'esofago ma senza spezzare la colonna vertebrale e senza staccare la testa. In seguito avviene il dissanguamento dell'animale. Tutto con una sofferenza lunga e straziante prima che sopravvenga la morte.

Nel rito halal, l'animale viene orientato con il capo verso la Mecca e sottoposto al taglio dei grossi vasi del collo, dell'esofago e della trachea mediante l'impiego di un coltello a lama molto affilata. Il taglio non deve essere preceduto dallo stordimento dell'animale che deve essere cosciente e trattato con "rispetto". Il coltello deve essere impugnato con la mano destra mentre la sinistra tiene ferma la testa dell'animale. Le zampe devono essere legate ad eccezione di una posteriore lasciata libera affinchè l'animale possa muoverla e scalciare per tranquillizzarsi. Oppure viene immobilizzato in una gabbia..... oppure appeso a testa in giù.

Da quando un animale secondo il rito kosher viene appeso, fino al primo affondo di lama, trascorrono quasi quattro minuti, mentre la iugulazione halal dei bovini impone 25 movimenti di coltello.

La macellazione riturale in Italia è consentita solo nei circa 200 macelli autorizzati ma sono comuni i casi di macellazione "familiare", in giardini, garage, case. Pratica illegale e perseguibile secondo la legge.
Solo in Piemonte, ogni anno vengono uccisi con il rito halal: 30.000 bovini, 23.000 conigli, 600 ovocaprini.

All'inizio del terzo millennio si può chiamare rito religioso la macellazione rituale di un animale che, nonostante i "compassionevoli" precetti religiosi, impone alla vittima un'atroce sofferenza? che sprofonda le sue radici in un antico passato quando si utilizzavano tecniche rudimentali per mancanza di conoscenze scientifiche? Visto da un occidentale questo è sì un rito ma di crudeltà e se le religioni esistono per migliorare l'uomo questo rito lo peggiora perchè fa leva sulla sua indifferenza, durezza, crudeltà, sacrificando  una creatura viva e innocente, presa con la forza, trattata con brutalità, uccisa con violenza. Chi compie un gesto simile non potrà mai provare compassione neppure per una persona umana, che sia fragile, debole, indifesa, sofferente, ma praticherà facilmente la violenza come ci insegna e testimonia https://www.link-italia.net/italia/

Nelle convenzioni, direttive, leggi, decreti...., si ripete uno slogan: "evitare agli animali sofferenze inutili o non necessarie" prevedendo lo stordimenti preventivo ma per ebrei e musulmani, in nome della "libertà religiosa" sono previste deroghe. Se vogliono mangiare carne devono seguire una particolare procedura che è equiparata a un rito religioso.

Quindi: o rispettare la legge sulla "libertà religiosa" o rispettare la legge "sul benessere degli animali" vigente in Italia e in Europa. Cosa deve prevalere?
Non è semplice. In Italia, trattati, studi, dibattiti, proteste, denunce e valutazioni controverse, hanno finora lasciato via libera alla cosiddetta "libertà religiosa" oscurando l'enorme sofferenza praticata agli animali prima della morte.

Gli animali macellati secondo i riti religiosi vengono anche esportati (D.M. 11 giugno 1980), quindi l'Italia non si limita a conferire la libertà religiosa a cittadini del proprio territorio ma esporta carne di animali macellati con il rito kosher e halal in altri paesi contravvenendo alle leggi italiane sulla tutela degli animali (artt. 544 ter e 727 del C.P.). Ciò significa procurarsi un mercato della carne sulla pelle degli animali per attivare un commercio che non ha a che fare con la libertà religiosa ma con il guadagno illecito.

Considerazioni

  1. L'assurdità dei termini e la contraddizione negli scopi risalta. Queste religioni dichiarano il contrario di ciò che praticano, ovvero "che all'animale va riconosciuto un profondo rispetto, va trattato con estrema cura prima della macellazione, a lui non deve essere data alcuna sofferenza, sono esclusi atti finalizzati a maltrattarli, spaventarli o mettere in pratica azioni coercitive". La Torah  dice: ".....vanno trattati con rispetto e compassione....." . Il Corano dice: ".....è fatto divieto di alimentarsi di animali soffocati, uccisi a bastonate, morti accidentalmente, ammazzati a cornate.......". E' compassione tagliare loro la gola da vivi e coscienti, dopo averli terrorizzati ingabbiandoli, legandoli, appendendoli, girando il coltello 25 volte nella gola?
  2. Lo stato italiano, laico e democratico, si è dato una Costituzione che all'art. 8 recita: "Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano".  In quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano...... ma se in Italia vige lo stordimento, la macellazione rituale contravviene tale ordinamento? Anche perchè le deroghe si possono o non si possono concedere. Tant'è che vari stati vietano la macellazione rituale nonostante la Direttiva europea offra tali deroghe. E' possibilità e non obbligo.
  3. La libertà religiosa è prevista ma, la libertà di mangiare in un certo modo, un animale ucciso in un certo modo, non si configura come atto di culto ma come attività, pratiche di vita motivate da considerazioni religiose. Si scrive nelle regole alimentari ebraiche: la macellazione rituale "è un atto educativo che deve far pensare, che deve insegnare, che comunque non deve far dimenticare la crudeltà dell'azione". Quindi per non far dimenticare la crudeltà dell'azione occorre immortalare l'azione di crudeltà.
  4. Le tecniche di uccisione nella macellazione rituale risalgono a oltre 2000 anni fa e potrebbero essere sostituite con tecniche moderne alternative visto che, secondo quanto stabilivano la Torah e il Corano, le procedure di macellazione sono assenti da qualsiasi intento di crudeltà nei confronti degli animali e fin dalle origini hanno avuto di mira l'eliminazione di ogni loro sofferenza inutile. In realtà se la violenza è di per sè crudeltà, la crudeltà per l'animale esiste, c'è, e lui la soffre intensamente.

Attualmente, esistono anche buone pratiche possibili da applicare:

  1. Nel 1985 la Lega Musulmana Mondiale in collaborazione con l' OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha ammesso che lo stordimento elettrico della vittima possa precedere la macellazione rituale e sia addirittura conforme alla raccomandazione del Profeta di non infliggere sofferenza agli animali.
  2. Tra le stesse autorità religiose islamiche non pochi sono coloro che sostengono l'elettronarcosi o altri procedimenti che ritengono conformi alle prescrizioni della religione musulmana.
  3. A Gerusalemme un gruppo di animalisti ha interrotto un rito religioso in occasione del digiuno del Kippur, rito che consiste nel far roteare un pollo sulla testa del fedele in modo che ne "assorba i peccati". Nello stesso mondo rabbinico il rito è oggetto di contrasti e molti chiedono la sostituzione con la semplice elemosina.
  4. La Svizzera dal 2002 ha vietato la macellazione rituale pur dichiarando di riconoscere il diritto di cattolici, protestanti, ortodossi, ebrei, scintoisti, induisti, musulmani di professare la loro fede. La Svizzera pretende anche che l'importazione di carne da paesi esteri avvenga solo se la macellazione degli animali è stata praticata conforme alla legge della stessa Svizzera (cioè con lo stordimento preventivo).
  5. Hanno messo al bando la macellazione rituale: Belgio, Svezia, Norvegia, Olanda, Islanda, Slovenia, Danimarca, Liechtstein, Nuova Zelanda, Polonia.
  6. La Malesia, stato a prevalenza musulmana non pratica la macellazione rituale.
  7. In Finlandia, stordimento e uccisione devono avvenire contemporaneamente.
  8. In Austria, Estonia, Lettonia e Slovacchia è obbligatorio effettuare lo stordimento immediatamente dopo l'incisione.
  9. In Gran Bretagna il 90% degli animali uccisi viene stordito e le comunità religiose lo accettano.
  10. Al macello di Bolzano, grazie all'obiezione di coscienza opposta da alcuni medici veterinari, è ammesso lo stordimento di ovini e caprini.
  11. Al civico macello di Torino, a seguito di varie denunce e prese di posizione dell'Ordine dei veterinari, le macellazioni rituali non vengono più effettuate.
  12. La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, a settembre 2017, si è fatta promotrice di una mozione per l'abolizione della macellazione rituale su tutto il territorio nazionale.
  13. Dal 2013 il Sindacato italiano veterinari medicina pubblica sostiene la richiesta di abolizione della macellazione rituale.

Stante quanto sopra, in onore all'italianità che si vorrebbe ostentare, alla nostra cultura, all'evoluzione di coscienza a cui siamo arrivati, ci aspettiamo che presto la macellazione rituale halal e kosher venga abolita nel nostro Paese.

Ottobre 2023

Mariangela Corrieri
Presidente Gabbie Vuote ODV Firenze

Per approfondimenti:









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