Articoli per la rivista Italia Uomo Ambiente di Pronatura Firenze
Da agosto 2018 Gabbie Vuote collabora con la Rivista Italia Uomo Ambiente di Pronatura Firenze
L'apertura della caccia
In Toscana, ma anche in altre Regioni italiane, l'apertura della caccia è stata anticipata.
Non c'è vergogna e codardia maggiore che l'uccisione di animali innocenti e indifesi che vivono secondo la loro etologia, in quella Natura che anche a loro appartiene.
La caccia anticipata al 1 e 8 settembre proclamata dall'assessore regionale, prevede l'uccisione di tortore, gazze, ghiandaie, cornacchie grigie, storni.
E' un massacro, un favore a chi ha distrutto l'ecosistema toscano e italiano con:
- l'introduzione di fauna alloctona (il cinghiale dell'Est Europa, la minilepre dal Nord America.... ), ibridazioni;
- la scomparsa di molte specie (ben 266 sono quelle considerate dagli esperti internazionali a rischio di estinzione in Italia o addirittura già estinte, come ad esempio l’avvoltoio monaco o il gobbo rugginoso);
- la diffusione del piombo sul territorio (la Conferenza di Quito del novembre 2015 www.regionieambiente.it/biodiversita-e-conservazione/... ha adottato un provvedimento che prevede “l’eliminazione graduale dell’uso di piombo nelle armi nel corso dei prossimi tre anni indipendentemente dall’ambiente in cui viene praticata la caccia”. Il piombo disperso nei terreni e nelle acque risulta di 15/20.000 tonnellate ogni anno. Un veleno da cui l'OMS ci ha messo in guardia dichiarandolo"uno dei peggiori problemi ambientali del mondo" e ne ha prevista l'eliminazione entro il 2017;
- la violazione continua delle leggi (dal dossier www.komitee.de/sites/... risulta evidente che oltre l’80% dei reati venatori più gravi vengono compiuti da cacciatori veri e propri e l’81% di questi durante la stagione di caccia);
- l'emissione di leggi incostituzionali come la n.10 del 2016 che viola l'art. 117s della Costituzione che prevede sia lo Stato a legiferare sull'ecositema e per la quale, inutilmente, è stata richiesta l'impugnazione all'allora premier toscano Renzi (in 20 mesi di effettiva applicazione sono stati abbattuti complessivamente 184.774 cinghiali, 27.135 caprioli, 993 cervi, 2.456 daini e 217 mufloni, per un totale di 215.575 ungulati).
Ma chi sono questi animali che si vogliono morti?
La tortora è un uccello monogamo, quando sceglie il proprio partner lo fa per la vita e non lo abbandona più. E' un uccello dal carattere piuttosto timido e guardingo. i genitori si alternano alla cova delle uova e all'alimentazione dei pulcini. La riproduzione avviene tutto l’anno ad eccezione dei freddi mesi invernali e i pulcini possono lasciare il nido anche a novembre.
La ghiandaia, la gazza, la cornacchia grigia sono uccelli della famiglia dei corvidi. Una caratteristica comune a questa famiglia è l'intelligenza. Nei corvidi, infatti, il rapporto massa cerebrale e massa corporea è il più elevato tra tutti i passeriformi e nella stragrande maggioranza degli uccelli, paragonabile a quello dei delfini e delle scimmie antropomorfe. Le coppie sono monogame e i pulcini, di gazze e cornacchie, restano uniti alla famiglia anche per tutto l'inverno successivo alla nascita.
Lo storno è una delle specie più adattabili e intelligenti. E' onnivoro ma si nutre prevalentemente di insetti. La mortalità naturale è del 66% nel primo anno di vita e del 30-60% negli adulti (per saperne di più www.ecologia-urbana.com/...).
Ma come ha detto Pitagora nel VI secolo a.c.: Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomni si uccideranno tra di loro. Perchè chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore.
Firenze, ottobre 2019
Mariangela Corrieri
Presidente Gabbie Vuote ODV Firenze