LE MORTI ATROCI
Lettera inviata al Governo Italiano, alla Regione Toscana, alla Città Metropolitana e al Comune di Firenze, Comune di bagno a Ripoli, ASL Veterinaria Firenze e a vari quotidiani
Gentili politici e amministratori
Gentili giornalisti
è a tutti chiaro quanto le leggi in Italia non vengano rispettate o fatte rispettare www.gabbievuote.it/bocconi-avvelenati.html. E non parliamo di criminali avvelenatori che sempre ci sono stati e sempre ci saranno, ma delle Istituzioni.
Nonostante relazioni, interventi, proteste, articoli e leggi, i bocconi avvelenati (o ripieni di vetri, aghi, chiodi) continuano a mietere vittime tra gli animali domestici e selvatici nonchè sofferenza tra i loro proprietari e le persone giuste. Lo abbiamo letto diffusamente in questi giorni.
Premesso che:
- fino al 1992, data di emissione della legge sulla caccia (n. 157 art. 21/u), l'utilizzo di esche avvelenate era ammesso per i cacciatori obbligati soltanto ad apporre cartelli di avvertimento nelle zone interessate;
- la L.R. 39/2001 ha rafforzato il divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate introducendo precise norme di intervento per le istituzioni;
tale comportamento criminale non è cessato, anzi è in aumento costante secondo le Associazioni animaliste e gli Istituti Zooprofilattici, mentre gli interventi delle istituzioni sono diminuiti, tant’è che:
- nel 2005 Relazione Provincia di Firenze: i reperti acquisiti sono stati 137, le esche rinvenute 77 e le analisi tossicologiche 193;
- nel 2013 Relazione Provincia di Firenze: i reperti acquisiti sono stati 33, le esche rinvenute 36 e le analisi tossicologiche 50,
- nel 2014 Relazione Città Metropolitana di Firenze: esche/reperti acquisiti n. 33, analisi tossicologiche 8.
Con l'art. 10 della L.R. 39/2001 la Regione si è impegnata a sottoporre a vendita in regime controllato tramite registrazione le sostanze velenose più usate per confezionare quelle polpette che uccidono ogni anno, tra atroci sofferenze e lunghe agonie, migliaia di animali domestici e selvatici. Tra queste, ai primi posti, la metaldeide, i rodenticidi e anche gli organoclorurati sostanze POP ovvero "inquinanti organici persistenti" nonostante siano stati banditi a livello globale dalla Convenzione di Stoccolma entrata in vigore nel 2004 e che appaiono ancora nella relazione sui veleni del 2013). Queste sostanze costituiscono circa l'80% degli avvelenamenti ma la Regione non ha adempiuto all'obbligo..
Invitata a rispondere al Difensore Civico, la Regione si è contraddetta:
- "Solo di recente è stato possibile totalizzare un numero di risultati positivi che ha consentito di individuare le sostanze velenose maggiormente utilizzate nel periodo di osservazione e la relativa frequenza; in base a questa sarà possibile iniziare a considerare la possibilità di sottoporre a regime di vendita controllata determinati prodotti commerciali." (prot. AOO-GRT/226539/125.5.4. del 9/8/2006)
Ma:
- "......laddove si volesse procedere ad una vendita controllata di tali principi attivi si arriverebbe con ogni probabilità a dover dotare di registro di vendita tutti i negozi che trattano tali prodotti con ciò ottenendo una gestione di tali prodotti magari corretta sul piano formale ma probabilmente inefficace sul piano dell'obiettivo......" (prot. AOO-GRT/37989/125.5.4.2 dell' 8/2/2007)
Anche sulla relazione della Polizia Provinciale del 2011, risalta l'illuminante osservazione che sarebbe auspicabile una "maggiore regolamentazione della vendita di quei prodotti che contengono sostanze tossiche....." e il criminologo Massimo Tardio dichiara che "l'uso abitudinario del veleno è determinato dalla facilità di procurarselo" mentre il Direttore Generale del Dipartimento Alimenti e Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria del Ministero della Salute del marzo 2002 ribadisce che "In merito a sostanze velenose non presentate in forma o dose di medicamento, si richiamano gli art. 146 e 147 del T.U.LL.SS in base a cui la fabbricazione, la detenzione o la vendita di queste sostanze possono essere effettuate da un farmacista o commerciante detentore di prodotti chimici, di droghe e di colori.....". Quindi non da un supermercato.
E' un fenomeno tipicamente italiano quello che ci contraddistingue come facilitati corrotti e facilitati corruttori, morali oltre che legali.
Noi agevolmente diamo ascolto a chi protesta per incontrollabili "assalti" di volpi, lupi, caprioli, cinghiali, piccioni, gatti, cani randagi e ne approfittiamo per decretare le loro morti, illegali o legalizzate che siano.
Ma nelle nostre città i marciapiedi sono pieni di buche e gobbe, le strade rattoppate, le panchine sradicate, i muri imbrattati, i vetri rotti disseminati nei parchi dove giocano i bambini, la sporcizia si accumula negli angoli e sotto i marciapiedi, gli alberi tagliati non vengono sostituiti, i pali delle barriere spezzati, l'assistenza ai disabili 100% negata, la richiesta di analisi urgenti rimandata di mesi, i prati trascurati, i giardini inesistenti e, al top di queste meraviglie, nessun controllo, nessuna sanzione se non quella facile e vessatoria di 150 euro per aver liberato il proprio cane 50 metri prima dell'area a lui destinata oppure a una bicicletta posteggiata dove non deve.
La civiltà di Firenze appartiene a un secolo ormai lontano, le sue meraviglie sono eredità che non meritiamo. Firenze è sporca e trascurata, oppure se vogliamo ricordare un motto recitato tanti anni fa: "pittoresca, molto pittoresca!".
Ma la sofferenza e la morte, i crimini e ciò che li facilita non sono ammessi neppure nel pittoresco e quindi invitiamo le istituzioni a intervenire con energia, con la stessa energia con cui sostengono i lavori per la tramvia (invasivi e irreversibili che snaturano parte dell'assetto urbano), l'allargamento dell'aeroporto (inutile considerando che a un'ora esiste quello di Pisa) e il nuovo stadio (si distrugge per costruire) nonostante le forti contestazioni dei cittadini
Chiediamo pertanto la messa a regime dei veleni più usati, l'applicazione di una cartellonistica nelle zona colpite da veleno, l'informazione capillare ai cittadini e la consistenza concreta di quel corpo di "Ris" annunciato che svolga indagini e produca condanne. A Firenze e in tutta la Toscana (o, forse è chiedere troppo, in tutta Italia).
Soltanto così, con rigore e determinazione, si potranno far diminuire se non cessare, le morti atroci di animali innocenti che ci fanno vincere la medaglia d'oro tra i Paesi incivili.
Grazie dell'attenzione
Firenze, 26 febbraio 2015